SIBCE – “Di chi è figlio un figlio?”

Carissimi,
sabato scorso, come accade il sabato di ogni mese già da circa due anni per un importante programma di formazione continua della SIBCE, fortemente voluto dal presidente il prof. Francesco Bellino e dal presidente onorario il prof. Filippo Maria Boscia, si è tenuto un webinar dal titolo “Di chi è figlio un figlio”, nel quale riprendendo il titolo dell’editoriale del dr. Giuseppe Anzani, magistrato e giurista, pubblicato su Avvenire il 15 marzo u.s., avevamo chiesto alla stessa autorevole personalità di approfondire la controversa tematica, in riferimento anche al dibattito in atto riguardante lo stato civile dei bambini nati attraverso la pratica della maternità surrogata, che come è noto è vietata nell’ordinamento italiano dalla legge n. 40 del 2004.

Ebbene, come è noto, mentre il relatore con pacatezza e soprattutto con riferimenti giuridici e argomentazioni razionali e di grande significato (come sanno solo fare gli intellettuali) stava svolgendo la sua interessantissima relazione, il webinar ha subito un attacco hacker, che inserendo audio disturbanti e immagini oscene, ha reso impossibile la prosecuzione dell’incontro.

Episodio gravissimo e deplorevole, per cui oggi i due sunnominati presidenti sporgeranno denuncia alla Polizia postale.

Ma più che il fatto in sè, quello che desidero ancora sottoporre alla vostra attenzione è l’intervento che il dr. Anzani, vista l’impossibilità di proseguire, ha fatto pervenire subito dopo, un acuto intervento a commento dell’accaduto, veramente notevole e che di seguito inoltro, laddove ha scritto “io non mi laverò questo fango di dosso. È l’acqua scura in cui nuota l’infelicità di un mondo…”, che dimostra che l’autore è persona di straordinaria umanità, indicando un senso al male subito e che ci circonda e allo stesso tempo invita alla testimonianza e alla speranza.

Con viva cordialità.

Giuseppe Battimelli