Cari Amici,
da alcuni anni, nei primi giorni di agosto, ricordiamo – con tanto affetto e commozione – la scomparsa del carissimo cardinale Dionigi Tettamanzi salito alla casa del Padre il 5 agosto di 6 anni fa, e proprio nello stesso giorno, nella notte del 5 agosto scorso, ci è giunta la dolorosa notizia della scomparsa del nostro caro amico Cesare Badoino, che peraltro era molto devoto a Tettamanzi.
Questa dolorosa notizia si è abbattuta sulla nostra Associazione dei Medici Cattolici Italiani, e su tutti noi che gli eravamo amici, e così il Presidente Filippo Boscia, anche lui molto addolorato, così come il nostro Assistente Card. Edoardo Menichelli, la Presidenza Nazionale e tantissimi amici, mi ha chiesto di ricordarlo, e farò quindi di tutto per vincere il dolore e la commozione, per onorarne degnamente la memoria.
Sì perché Cesare Badoino non è stato solo uno dei dirigenti più attivi, fedeli ed appassionati dell’AMCI, ma soprattutto un carissimo amico, e non solo per me, ma per tutti noi.
E quindi, essendo impossibilitati io ed i membri della Presidenza di partecipare alle esequie, invio all’amico Marco Lovisetti (ed con lui alla famiglia di Cesare), Presidente AMCI di Savona e Consigliere Nazionale AMCI, che ci rappresenta, in questa triste circostanza, questo mio ricordo, che scrivo anche a nome del nostro Presidente Boscia, del Cardinale Menichelli e di tutta la nostra Associazione, per unirci idealmente a tutto il loro dolore e preghiere.
Cesare era un amico e dirigente dell’AMCI davvero speciale, da tanti anni al servizio della nostra Associazione, della Chiesa, dei nostri fratelli più piccoli e più fragili, così come era sempre stato uno strenuo difensore della Vita e della dignità umana. Posso quindi affermare che la sua è stata una grossa ed incolmabile perdita.
Ed infatti sono state infatti molti i messaggi e le telefonate di profondo sconforto, che mi sono giunte in questi giorni, da parte di molti amici della nostra Associazione, che avevano appreso con stupore la notizia della scomparsa di Cesare. Tutti increduli e sorpresi, quasi al punto da non ritenerla vera; osando quasi sperare che io potessi dire che c’era stato un malinteso, un errore e che il nostro amico era ancora tra di noi, per combattere ancora tante battaglie a difesa dei nostri valori cristiani ed umani.
Si perchè Cesare, quando c’era da difendere i nostri valori cristiani ed il Magistero della Chiesa era in prima linea, sempre pronto, fermo e deciso, senza remore o tentennamenti e con grande capacità, attraverso ad articoli, comunicati e prese di posizione.
Avevo incontrato per la prima volta Cesare a Napoli al Congresso Nazionale AMCI del 1997, quando era stato proposto da Nino Di Virgilio e poi nominato Presidente (al tempo Delegato) AMCI della Regione Liguria. E tra di noi ci fu immediatamente grande intesa ed amicizia; e così tutte le volte che ci incontravamo era un vero piacere reciproco. Successivamente venne eletto Consigliere Nazionale, fino alle ultime elezioni in cui aveva voluto cedere il passo, per consentire un ricambio, e così lo avevo proposto tra i cooptati.
Non voglio nascondere che per me era sempre stato un fidato ed indispensabile punto di riferimento, sapeva cogliere, con raro intuito ed intelligenza, tutti i segnali che potevano preludere a dei possibili problemi o incomprensioni, per consigliarmi poi con saggezza, buon senso e discrezione. E così proprio grazie a lui si erano risolte positivamente alcune situazioni assai delicate. E, proprio per questo, era molto apprezzato anche dai nostri Presidenti Di Virgilio, Saraceni e Boscia, così come dai nostri Assistenti, i cardinali Angelini, Tettamanzi e Menichelli.
E quindi cari amici, come tutti voi, stimavo Cesare ed ero fiero della sua amicizia autentica, basata sui fatti, più che sulle parole. Ma in Lui vogliamo ricordare anche lo stimato medico e validissimo chirurgo della mano, allievo del prof. Montero, e soprattutto il credente, l’uomo e l’amico.
Sì perché è stato per molti di noi un amico sincero, un amico saggio, equilibrato, sempre sereno e sorridente, disponibile per tutti. Ricordo i suoi interventi nei nostri Consigli Nazionali e nelle varie riunioni; sempre puntuali, preziosi e ponderati, mai un discorso banale, mai una parola fuori posto. Ma anzi aveva sempre la battuta pronta ed una spontanea simpatia, riconosciuta da tutti.
Oltretutto Cesare, come accennavo, era molto apprezzato e noto proprio dal punto di vista professionale e scientifico, per la sua qualificata attività a Savona, dove era stato uno stimato componente dell’Ordine dei Medici ed organizzatore di importanti Convegni Nazionali. E, successivamente, era stato primario di Chirurgia Generale a Cairo Montenotte.
Ma ritengo soprattutto doveroso rivolgere il mio e nostro pensiero alla sua cara moglie e famiglia, che amava moltissimo ed alla quale ci uniamo, con immenso dolore, in un ideale abbraccio, ricordando che perdere un marito ed un padre è nella storia della vita di ognuno di noi, e tuttavia perdere una persona cara e amata come Cesare risulta molto difficile da accettare, soprattutto per voi che lo avete amato in ogni giorno della sua vita terrena.
Possa esservi di conforto il pensiero che in tutti noi rimane (e rimarrà) vivo il suo ricordo ed il dolore per la sua scomparsa, seppur consolati dalla nostra fede cristiana, una fede che ci aiuta a superare questo grande sconforto e ad elevare il nostro sguardo verso l’alto: “Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo!” (Agostino d’Ippona)
Franco Balzaretti