Terzo incontro dei Presidenti Diocesani Amci di Puglia

Sabato 3 dicembre, presso la Foresteria del Seminario Vescovile di Bari, si è svolto il terzo incontro dei Presidenti diocesani Amci di Puglia, il primo in presenza, dell’anno sociale 2022-23. L’incontro, convocato dal presidente regionale, dr Paolillo, ha visto la presenza di quasi tutte le sezioni pugliesi, rappresentate dal presidente o dal vice presidente.
Il pensiero spirituale è stato affidato all’Assistente spirituale, don Tommaso Lerario. “Incamminiamoci sulla via del Buon Samaritano!” – questo l’invito di don Tommaso, che esorta a riconoscere nella moderazione, nell’umiltà, nella temperanza e nel rispetto i cardini per la formazione di buoni medici, che siano parte integrante della Chiesa. Nel pieno rispetto del carisma dell’Associazione stessa, sollecita inoltre a rispondere alla richiesta di umanizzazione attraverso il continuo aggiornamento dei progressi della medicina. Carisma, Vangelo e Umiltà, come indicato da don Tommaso, siano i tre fondamenti imprescindibili della formazione del medico cattolico, per essere portavoce di un cammino di comunione tra tutte le Chiese di Puglia e per raccordarci con la voce della Chiesa stessa.
Il Presidente Regionale, nella sua relazione, rinnova sempre l’invito a guardare all’AMCI come a parte integrante della Chiesa, a ricordare la disponibilità ad essere al servizio della Chiesa, disponibilità che verrà rinnovata nell’incontro con la Conferenza Episcopale Pugliese, previsto per gennaio. Con l’esortazione a vivere insieme gli esercizi spirituali di Camaldoli in programma per marzo, i Presidenti di Sezione vengono chiamati a prendere consapevolezza della serietà della responsabilità assunta e della necessità di essere costantemente impegnati in prima linea tanto all’interno del proprio gruppo quanto nell’ambito dell’Associazione stessa.
A seguire gli interventi dei presidenti Sezionali che hanno presentato lo stato delle proprie Sezioni, con le attività in essere e gli impegni dei prossimi mesi. Comune a ogni Sezione la volontà di far conoscere l’Associazione, di favorire la formazione di nuovi gruppi e di stimolare la partecipazione attiva dei soci, come anche di rendere interessante la collaborazione con altre associazioni diocesane. Obiettivo prefissato di ciascun Presidente senza dubbio quello di incoraggiare la partecipazione nei colleghi medici più giovani e di superare le difficoltà degli ultimi anni da cui molte Sezioni sono uscite fortemente provate a causa della pandemia.
Sono poi intervenuti, con un saluto, i Consiglieri nazionali Miglionico, Grasso e Agostini, che hanno ribadito l’appuntamento di Camaldoli.
Molto apprezzato è stato il contributo di Vincenzo De Filippis, Presidente della FEAMC al suo secondo mandato, che permette all’Associazione di ampliare gli orizzonti dello sguardo oltre le singole realtà diocesane e regionali. Il primo pensiero è rivolto senza dubbio ai colleghi che combattono la guerra in Ucraina e che subiscono quotidianamente la volontà di sterminio di un’intera popolazione, con l’amara consapevolezza che per quanto una pace sia presto auspicabile sarà tuttavia difficile rimarginare una ferita così profonda nel cuore di questo Paese. Tra i prossimi impegni dell’Associazione senza dubbio il Seminario di studi ad Assisi sul tema delle sfide delle competenze e della compassione nella medicina contemporanea, con atti in fase di pubblicazione da donare al Santo Padre come personale contributo dei medici cattolici d’Europa al cammino sinodale. Rinnovato inoltre l’invito in particolare ai più giovani soci della nostra Associazione di prendere parte al simposio sul Dialogo Interreligioso che si terrà in Albania e che sarà rivolto a medici cattolici, ortodossi, ebrei e musulmani per una riflessione sulle scene della vita dalla nascita alla morte. Con l’auspicio di essere medici cattolici credibili, De Filippis esorta alla partecipazione attiva alle iniziative dell’Associazione con la consapevolezza che le problematiche affrontate abbiano una ricaduta concreta sulla Chiesa e sulla vita sociale, nonché un’incidenza tutt’altro che secondaria sulla vita politica dei nostri Paesi.

Il consiglio e l’appello del Presidente Nazionale a conclusione dell’incontro. Il Prof. Boscia esorta all’educazione e alla fedeltà al Vangelo e alla Chiesa, a lavorare per proporre modi nuovi di vedere le cose e a rendere l’Associazione luogo sempre più fecondo di servizio alla Vita.