Spiegazione del logo “Cristiani in Cammino”

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La strada dei Cristiani in cammino porta alla Croce, segno di distinzione di coloro che credono all’amore salvifico di Gesù e di coloro che non sono stati raggiunti da questo messaggio. La Croce, dunque, segno di identità. La Croce segno di vita, simbolo ricco di speranza, segno di salvezza e di vita, perché con la sua Resurrezione Gesù ha vinto la morte. La Croce simbolo di unione, chiaro segno dell’amore e della solidarietà di Dio con l’umanità intera. Attraverso la croce riconosciamo che il Figlio di Dio si prende cura di noi e condivide la nostra sorte umana. Cristo si dichiara solidale con tutti gli uomini; per questo il crocifisso obbliga i credenti ad essere solidali con chi ha bisogno di aiuto. Coloro che, con fede, fanno il segno della croce prendono seriamente questo compito e, come Cristo, allargano le braccia per guarire le ferite delle persone.

Mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini. (1Cor 1,21-25).

I punti rossi sono il segno della Trinità alla quale si orientano le due linee rosse semicircolari che rappresentano l’abbraccio dell’Umanità con il Divino.

 

“La Trinità ci rivela che fin da prima della creazione Dio godeva della comunione con la Verità, dell’abbraccio con l’Infinito Amore, e non aveva quindi bisogno di uscir fuori da se stesso alla ricerca della felicità. La meraviglia più grande è invece che, essendo perfetto e godendo di una perfetta felicità, Dio creasse il mondo. Per far questo, Egli non poté avere che un unico motivo. Nulla il mondo poteva aggiungere alla Sua Perfezione; nulla poteva aggiungere alla Sua Verità né poteva accrescere la Sua Felicità. Dio creò il mondo soltanto perché amava, e perché l’amore tende ad effondersi negli altri. Infine, è il mistero della Trinità quello che dà la risposta alla brama di felicità e ci spiega che cosa sia il Paradiso. Il Paradiso non è un luogo dove non ci si offra altro che la semplice ripetizione vocale d’infiniti “alleluia” tra un monotono pizzicare di arpe. Il Paradiso è il luogo dove troveremo la pienezza di tutti i massimi valori della vita. È uno stato dove ci sarà dato di trovare, nella loro perfezione, tutte quelle cose che possono estinguere la sete dei cuori, saziare la fame d’intelletti che morivano d’inedia, e dare requie ai desolati amori. Il Paradiso sta nella comunione con la Vita Perfetta, con la Perfetta Verità e il Perfetto Amore: Dio Padre, Dio Figliuolo e Dio Spirito Santo. Qui sta la risposta all’enigma dell’amore. L’amore implica relazione. Se vive nell’isolamento diviene egoismo; se è assorbito nella collettività smarrisce la propria personalità e, con questa, il diritto di amare. La ragione ultima per cui all’amore occorrono tre elementi sta nel fatto che Dio è Amore, e che il Suo Amore è trino. Ogni affetto terreno degno di questo nome è l’eco di «Questo Immenso Amante». Che non è un Ego individuale, ma un’Associazione di Amore”

(Fulton John Sheen).

 

Cristiani in cammino, nella storia degli uomini, in dialogo con tutti gli uomini per un nuovo umanesimo, per costruire sulla terra la Civiltà dell’Amore.