“Il mosaico della felicità” oscilla tra l’anima scientifica di Dario Cianci e quella poetica di Santa Fizzarotti Selvaggi
di Filippo Boscia
Un libro particolare che unisce la leggerezza della poesia alla serietà della scienza. Da un lato l’anima poetica di Santa, in continua oscillazione tra sogno e realtà, dall’altro l’anima scientifica di Dario, intenta a non farci mancare alcuna preziosa nozione. Una proficua collaborazione nata da un incontro, al tempo stesso fortuito e fortunato, della curatrice professoressa Santa Fizzarotti Selvaggi con l’altro autore, il professore Dario Cianci, purtroppo scomparso. Possiamo tranquillamente affermare che il connubio, senza dubbio insolito, è molto ben riuscito.
Dappertutto traspare il notevole impegno profuso, sia dall’uno che dall’altra, per le citazioni dotte.
Nel volume «Il mosaico della felicità» (Levante Editori, Bari, 2019) la prosa di Santa è un percorso difficile che transita dai tanti ricordi mitologici alle originali interpretazioni personali.
A partire dalla “materia vivente che si fa corpo e corporeità generata da elementi primordiali: l’acqua, l’aria, la terra e il fuoco”.