PER UN RECUPERO DI UMANITA’
IN UN MONDO FERITO DA VIOLENZE E GUERRE
Facciamo nostre e chiediamo ascolto per le parole del Santo Padre Leone XIV da parte dei governi e della comunità internazionale: “Continuano a giungere anche in questi giorni notizie drammatiche dal Medio Oriente, in particolare da Gaza. Esprimo il mio profondo dolore per l’attacco dell’esercito israeliano contro la Parrocchia cattolica della Sacra Famiglia in Gaza City; come sapete giovedì scorso ha causato la morte di tre cristiani e il grave ferimento di altri… Tale atto, purtroppo, si aggiunge ai continui attacchi militari contro la popolazione civile e i luoghi di culto a Gaza. Chiedo nuovamente che si fermi subito la barbarie della guerra e che si raggiunga una risoluzione pacifica del conflitto. Alla comunità internazionale rivolgo l’appello a osservare il diritto umanitario e a rispettare l’obbligo di tutela dei civili, nonché il divieto di punizione collettiva, di uso indiscriminato della forza e di spostamento forzato della popolazione” (Angelus 20 luglio 2025).
Siamo scossi dal fragore dei tanti, troppi, conflitti in atto nel mondo, noi, fraternità che si riconoscono nella operatività solidale, non possiamo e non dobbiamo far tacere la domanda di pace che interroga le nostre coscienze: nostro compito è la ricerca di quella umanità, oggi barbaramente ferita e smarrita.
Urge prima di tutto superare le divisioni e le differenze al fine di promuovere la fraternità, l’unione, la solidarietà.
Tutti siamo chiamati ad essere cittadini responsabili, costruttori di pace e di speranza, alla ricerca di un’umanità smarrita!
La fraternità implica riconoscere l’altro come fratello o sorella, anche se diverso da noi per cultura, religione o provenienza.
Urge dire di No davanti alle follie più criminali, sotto l’incalzare delle tragedie più terribili della storia: non c’è peccato più sacrilego della guerra.Come cittadini di Stati democratici abbiamo il diritto-dovere di chiedere alla politica responsabilità e lungimiranza: sollecitiamo i rappresentanti delle istituzioni nazionali e sovranazionali a riconoscere il valore generativo del confronto, li sollecitiamo a promuovere una democrazia più partecipata, investendo sulla costruzione di una società non violenta e promuovendo politiche di concreta crescita comune.
Da persone libere da qualsiasi condizionamento politico, riaffermiamo con energica volontà che nessun potere politico piò avere ragione sulla vita.
Siamo pertanto molto rattristati per quello che sta accadendo nel mondo!
Papa Leone XIV ci ha invitato a “dialogare e lasciare le armi”, sottolineando che “il mondo non sopporta più la guerra” e ribadendo di prestare attenzione alla realtà che una “società sempre più globalizzata ci rende vicini, ma non ci rende fratelli”.
Il Santo Padre ha richiamato la gravità dell’evento anche per l’offesa ad un luogo di preghiera e nel suo messaggio invita tutte le religioni a difendere in modo comunitario ogni luogo di culto, nessuno escluso.
L’unico modo per promuovere la fraternità è trovarne il fondamento e accogliere e accettare una Paternità Soprannaturale, alla quale si riferiscono le tre grandi religioni monoteistiche.
Se non ci riconosciamo in questa Paternità come possiamo riconoscerci in fraternità?
L’AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani), la SIBCE (Società Italiana di Bioetica e Comitati Etici), il Forum socio-sanitario e la FEAMC (Federazione Europea Associazioni Medici Cattolici), proprio partendo da questa umanità ferita, intendono proporre e promuovere:
- la sacralità della vita
- il prendersi cura della vita con sollecitudine non rinviabile
- la fraternità
- il rispetto dell’umanità
Invitano tutti i cittadini del mondo a spendersi per riaffermare il diritto alla pace e al fraterno dialogo interreligioso.
Gli uomini sono chiamati ad agire in “sapienza, intelligenza e scienza” e tutti, prendendo atto delle innumerevoli trasformazioni sociali, devono con urgenza affrontare, con coraggio e determinazione, le sfide della nostra epoca trasformandole in opportunità di speranza.
Le associazioni mediche cattoliche invitano l’umanità intera e coloro che governano i destini del mondo ad ispirarsi a quella meravigliosa Enciclica “Fratelli tutti”, che ha indicato come postulato, da sempre, la tutela del bene comune e la centralità della sorte degli ultimi. Coralmente ci auspichiamo un avvenire in grado di recuperarequella umanità, oscurata e comunque ferita, abbattendo muri che separano e
costruendo ponti che uniscono.
Roma, 24 luglio 2025
AMCI – Stefano Ojetti Presidente Nazionale – Filippo Maria Boscia Past President Nazionale
SIBCE – Francesco Bellino Presidente Nazionale
FORUM – Aldo Bova Presidente
FEAMC – Vincenzo Defilippis Presidente